Affidarsi ad un preparatore è inutile!
Affidarsi ad un preparatore è solo per gli amatori evoluti!
Affidarsi ad un preparatore è uno spreco di denaro!
Sono solo alcune delle risposte che vengono date più spesso a questa domanda: “peché non ti affidi ad un preparatore atletico”?
Con questo artiocolo non andrò a discutere se sia opportuno affidarsi alla competenza/esperienza di un Tecnico di ciclismo, ma bensì a ragionare sugli aspetti che coinvolgono le esperienze di chi sceglie di autoallenarsi, mostrando nel contempo alcuni dettagli che spesso non vengono tenuti in considerazione.
- Risultati mediocri sono spesso la sommatoria di piccoli errori ripetuti.
Andiamo ad analizzarne alcuni, cosìcchè da evitarli nella tua preparazione.
Troppi piccoli errori o ingenuità nel tuo allenamento, saranno potenziali ostacoli al raggiungimento del tuo ibiettivo e potrebbero indurre recupero insufficiente, infortuni, overtraining e malattie.
LA MISURA
Forse di questo ne sei consapevole, ma nonstante tu conosca già la canzone, commetti ugualmente lo stesso errore! Allenamento significa migliorare una condizione di partenza. Ciò avviene offrendo uno stress (allenamento) all’organismo, il quale per difendersi si adatta migliorando una condizione precedente per affrontare meglio uno stress successivo. Tutto ciò però ha tempistiche non derogabili e il mancato rispetto di queste tempistiche, porta a tutto forchè al miglioramento.
Fino a qui tutto chiaro? Forse no, altrimenti non mi sarei trovato a conoscere così tanti amatori provenienti da una situazione di conclamato over training ma quel che peggio, neanche consapevoli di essere in questo stato, affossati nell’oblio della stassa domanda alla quale non riescono a dare risposta: “ma perché non vado?”
Quindi “la misura” è la prima cosa da considerare in una programmazione ovvero l’allenarsi per difetto.
Magari sei cresciuto nel mito di Jane Fonda “no pain no jain”? Se non soffri non raggiungerai il tuo obiettivo! Beh, puoi rimanere nella tua convizione, ma lascia che ti dica una cosa…
Hai sprecato energie inutilmente quando potevi ritrovartele in gara con i tuoi avversari.
Attenzione!
Ciò non significa che quando il tuo allenamento prevede l’alta intensità, dovrai essere parsimonioso, al contrario, ma ciò che vedo più spesso fra gli amatori autoallenati è la totale mancanza della parte a bassa intensità. Quando il nostro allenamento è intenso, non ci risparmiamo e occorre darci dentro, ma quando invece prevede un recupero o un periodo defaticante, chissà perché capita spesso di inserire comunque ciò che defaticante non è o che comunque andrebbe fatto.
Stai sorridendo vero? Questo è il primo degli errori che non dovresti commettere!
SCAPPA DA CIO’ CHE CONSOSCI
E’ un classico, la maggior parte degli amatori che conosco, hanno il loro giro di allenamento. C’è chi lo prende come riferimento per percorrerlo cercando di abbassare il proprio best, oppure perché ne si conosce lo scenario da un punto di vista del paesaggio o manto stradale o semplicemente perché è lì che vanno i nostri compagni di allenamento.
Si è restii nell’abbandonare il proprio luogo familiare, quasi fosse la nostra palestra o chissà cosa. Peccato che le tue gare, non si svogeranno in questo luogo. Cambiare questi riferimenti potrà sembrarti trascurabile ma non lo è affatto.
Quidi il mio suggerimento è: cambia le tue zone di allenamento e sperimenta altre situazioni. Ne beneficierà la tua sicurezza in gara e stimolerà la tua capacità di adattamento, riuscendo a fare fronte a situazioni improvvise o difficoltà inaspettate.
FENOMENO IN ALLENAMENTO VS SCHIAPPA IN GARA
Sei quello che in allenamento o nel giro con i compagni, vince tutti i grampremi della montagna oppure, in pianuira, si mette in testa per decine di minuti a menare come un matto?
Va benissimo, sempre che i tuoi obiettivi non siano le competizioni.
Se consumi le energie quando non serve, non le ritroverai quando metterai il numero dietro la schiena.
Conosco bene quel momento in gara quando non ne hai più per restare attaccato al gruppetto che avevi scelto alla prima salita.
Lì, in quel momento comprendi di aver speso troppo nei giorni precedenti, magari sperando di richiamare chissà quale qualità o risorsa o perché i tuoi amici fanno la sgambatina pre gara.
Quello che fanno gli altri, non è detto che funzioni anche su di te!
Il ciclismo è uno fra i più bei sport di aggregazione sociale, ma questo non vuol dire ossessionarsi o emulare gli allenamenti di altri. “La tabella di Tizio, non può andare bene per Caio”! Il mio suiggerimento da tecnico è: conserva gelosamente le tue energie quando non sono richieste e quando ti alleni, fallo da solo rispettando i tuoi riferimenti, questo è molto importante.
ALLENA CIO’ CHE SERVE
Non puoi pretendere di essere allenato e competente in tutte le discipline del ciclismo come non puoi pretendere di essere performante in ogni settore di una gara.
E’ fondamentale comprendere quali sono le esigenze e i requisiti di gara, cercando di allenarsi in direzione di queste. Allenarsi in salita se le tue gare sono in circuito, non ha senso.
Allenarsi alla velocità se la nostra gara è una granfondo come la Maratona delle Dolomiti è uno spreco di tempo ed energie mal indirizzate. Il mio consiglio è: allenati per le esigenze di gara e non dedicare troppo tempo a ciò che non ti serve o che non è funzionale ai pre-requisiti o requisiti di gara.